Credito d’imposta per l’acquisto in beni strumentali materiali 4.0

Gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2025, o entro il 30 giugno 2026 (a condizione che l'ordine sia stato accettato dal venditore e siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo di acquisizione entro il 31 dicembre 2025), danno diritto al credito d'imposta.

Imprese operanti sull’intero territorio nazionale, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.

Si applica a beni strumentali nuovi (macchinari, impianti) che sono direttamente legati alla digitalizzazione e all'innovazione tecnologica dei processi produttivi.

Gli investimenti devono essere direttamente connessi all'attività aziendale e devono rispettare le specifiche caratteristiche tecniche indicate dalla normativa.

Le spese ammissibili comprendono:

• Beni strumentali 4.0: macchinari, impianti e attrezzature che devono essere connessi a sistemi digitali (ad esempio, sistemi IoT, robotica, macchine per la produzione automatizzata).

Il credito d'imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24, in tre quote annuali di pari importo, a partire dall'anno dell'avvenuta interconnessione.

Si prevede una sovvenzione articolata nei seguenti modi:

• Credito di imposta del 20% per la quota di investimento fino a 2,5 milioni di euro;
• Credito di impostadel 10% per la quota di investimento compresa tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro;
• Credito di impostadel 5% per la quota di investimento compresa tra 10 milioni di euro ed il limite massimo di 20 milioni di euro;
• Nessuna agevolazione per investimenti oltre i 20 milioni di euro.

Per i beni tecnologicamente avanzati (materiali), le imprese devono presentare una perizia tecnica asseverata (redatta da un ingegnere o perito industriale) o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato.

Questo documento deve confermare che i beni soddisfano le caratteristiche richieste e sono interconnessi con il sistema produttivo aziendale o la rete di fornitura, come

Per i beni con un costo unitario di acquisizione inferiore o uguale a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante.

È cumulabile con altre agevolazioni o finanziamenti, nel rispetto delle normative sul doppio finanziamento.